Perché aspettare di subire un furto prima di decidersi a installare un allarme? Non sarebbe meglio prevenirlo? E invece accade proprio così: nell’80% dei casi un’abitazione viene dotata di un impianto antifurto wireless o via cavo solo dopo che il danno è fatto, in modo da scongiurarne un secondo. È probabile che la motivazione sia principalmente economica: perché fare un investimento non banale, se non c’è la reale certezza che possa tornare utile? Eppure il danno patrimoniale che risulta da un furto in casa è in genere di molto superiore all’importo che si sarebbe speso per l’allarme. Senza contare il danno emotivo, il dispiacere, la frustrazione e la sensazione di non essere al sicuro in casa propria.

L’antifurto oggi non è un vezzo né un lusso, è una vera e propria priorità ed è bene sapere cosa offre il mercato per scegliere la soluzione più adatta alla propria abitazione e alle proprie abitudini.

 

Come scegliere l’antifurto

Non esiste l’allarme perfetto in assoluto, ma esiste l’allarme perfetto per ogni singola abitazione. Come trovarlo? Richiedendo la consulenza di un esperto, per trovare il miglior compromesso tra la qualità e il prezzo e, soprattutto, tenendo in considerazione i seguenti aspetti:

  • rischio di furto. La tua casa si trova in un quartiere in cui i furti in casa sono più frequenti che altrove? O al contrario si trova in una zona piuttosto tranquilla e sicura? È in centro città o isolata in campagna?
  • Tipologia di abitazione. Abiti in appartamento, in una villetta a schiera o in una villa indipendente? Se abiti in appartamento, a che piano ti trovi?
  • Dimensione della casa. Qual è la metratura di casa tua?
  • Quantità e tipologia di ingressi. Quante porte e finestre permettono di accedere alla casa dall’esterno? Le aperture avranno infatti bisogno di particolare protezione.
  • Presenza di spazi esterni. La tua casa ha balconi? Un giardino? Un terrazzo sul tetto?
  • Collocazione dei beni da proteggere. Se hai concentrato i tuoi beni più cari e/o preziosi in una cassaforte o in una stanza, sarà necessario porle un occhio di riguardo.
  • Presenza di un sistema di canaline. Nei tuoi muri esistono già canaline pronte e ospitare i cavi di un impianto di antifurto via cavo? Se così non fosse, bisognerà mettere in conto lavori di muratura onerosi oppure si potrà optare per un antifurto wireless.

 

L’antifurto perfetto

Esistono però anche delle caratteristiche che dovrebbero essere presenti in tutti gli impianti, a prescindere dalle loro specificità, per garantire una protezione completa:

  • sirena. La prima caratteristica indispensabile di un antifurto è ovviamente la rumorosità, per spaventare i malviventi che dovessero introdursi in casa e per allertare il vicinato.
  • Parzializzazione. Si potrà attivare l’antifurto su un piano, in una stanza o in una determinata parte della casa, escludendo le altre quando gli inquilini sono presenti.
  • Collegamento al telefono. In caso di anomalie, l’antifurto chiamerà automaticamente il numero previsto, che sia quello del proprietario di casa o, ancora meglio, quello di una centralina della guardia giurata.
  • Cartelli dissuasori. L’antifurto non ha solo l’obiettivo di segnalare anomalie quando sono già in atto, ma anche di fare da deterrente, convincendo i malintenzionati a fare dietrofront o, cinicamente, a scegliere un’altra casa meno protetta.
  • Videosorveglianza. I sensori di movimento sono la chiave del funzionamento di un antifurto, ma anche avere un’idea chiara di cosa sta succedendo è importante, soprattutto se si è fuori casa, per non lanciare falsi allarmi. Con telecamere puntate su zone chiave della casa sia i proprietari che gli operatori incaricati potranno controllare ogni movimento prima di allertare le forze dell’ordine.

 

Antifurto wireless

Una delle scelte più importanti da operare è tra un impianto via cavo e uno wireless. L’installazione del primo, come anticipato, sarà probabilmente più onerosa, perché necessità di opere murarie e di interventi sulle pareti di casa. Un antifurto wireless invece è più semplice e veloce da installare. L’elemento principale, quello “intelligente”, è la centralina d’allarme che accoglie, elabora e invia le informazioni ricevute da tutte le componenti sparse per casa. Poi ci sono le telecamere e i sensori di movimento posizionati in punti strategici, la sirena e il combinatore per contattare telefonicamente proprietari e operatori.

L’antifurto si attiva e disattiva a partire dalla centralina, in genere composta da un display e da una tastiera o da un’interfaccia touch. Ma negli antifurti intelligenti può essere gestita anche da remoto tramite app per smartphone. Telecamere, sensori e contatti magnetici rilevano i segnali di pericolo in caso di rilevazione di movimenti o dell’apertura di una porta o di una finestra e inviano la notifica alla centralina. La centralina mette in moto la sirena, in genere posizionata all’esterno per avvisare il vicinato, e contatta telefonicamente proprietari e operatori. Ma la centralina ha anche il compito di ricevere le informazioni sullo stato di salute delle componenti, avvisando i proprietari in caso di malfunzionamenti o nel caso in cui la batteria fosse da cambiare.

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