Cosa accade quando natura e domotica si incontrano? Danno vita a uno smart garden, perfetto per la coltivazione indoor di tante specie vegetali. Un giardino intelligente sfrutta, infatti, le tecnologie più moderne, in fatto di tecniche di coltivazione e di intelligenza artificiale, per dare vita a serre che garantiscono parametri ideali per crescere piante dentro casa. Qualunque specie può prosperare in uno smart garden, ma ad oggi è utilizzato soprattutto per coltivare direttamente in cucina erbe aromatiche e piccoli ortaggi: basilico, salvia, rosmarino, origano, timo, maggiorana, prezzemolo, camomilla, lavanda, ma anche pomodorini e insalata, fragole e peperoncini.

 

L’idroponica

È tutto merito della tecnica di coltivazione idroponica, secondo cui le piante vengono cresciute non nella terra, ma in un substrato inerte sterile. Il “terreno” in questione è formato da una base di argilla, perlite, roccia, lana, vermiculite e simili tra cui si muovono le radici delle piante, alimentate con una miscela di nutrienti e acqua che contiene tutti gli elementi minerali necessari per il loro benessere. Le radici, in questo tipo di coltivazione, continuano a crescere e a estendersi molto più che nella coltivazione tradizionale in terra. E accentrano dunque su di loro la maggior parte delle energie di cui è dotata la pianta, la quale, in compenso, limiterà il suo sviluppo superiore, rimanendo più contenuta nelle dimensioni. Non dovendo preoccuparsi di cercare i nutrienti, che le vengono somministrati direttamente ogni volta che è necessario, la pianta crescerà inoltre più velocemente e con una resa finale vicina al 100% delle sue possibilità.

Ciò che conta, per massimizzare i vantaggi derivanti dalla coltivazione idroponica, è l’utilizzo di acqua di qualità, evitando quella troppo dura (ricca di calcare) e assicurandosi che sia abbastanza ossigenata. Un altro consiglio è di scegliere attentamente la tipologia di fertilizzante da somministrare, anche in base alle fasi di vita della pianta. La soluzione di acqua e nutrienti andrà sostituita circa ogni due settimane, mentre ogni giorno bisognerebbe tenerne sotto controllo il pH e la conducibilità elettrica (EC).

 

La serra smart

Uno smart garden è praticamente autonomo: una volta depositati i semi e inserite le sostanze utili ad alimentare la pianta, si occuperà lui stesso di farla crescere al meglio. Oltre alla tecnica idroponica, infatti, l’elemento fondamentale di un giardino del genere è proprio l’intelligenza. La serra che ospita i semi e il substrato è di dimensioni ridotte, facile da assemblare e da mettere in funzione, con diversi scompartimenti ognuno dedicato a una pianta. Ma, soprattutto, è in grado di gestire autonomamente e in maniera ottimale la vita delle piantine dalla semina alla raccolta, richiedendo un minimo intervento da parte dell’uomo.

La serra permetterà di illuminare le piante con la giusta intensità anche di notte, grazie a un sistema LED a basso consumo energetico, e di regolare la luce in base alle fasi del giorno. Inoltre, irrigherà il terreno quando necessario e le ossigenerà per non far mai mancar loro nulla. Allarmi luminosi o sonori, infine, avviseranno il proprietario che è ora di fertilizzare o di sostituire la soluzione nutritiva, l’unica attività richiesta agli esseri umani dopo la messa in posa dei semi. Ma il sistema potrà persino essere collegato allo smartphone tramite app, per permettere di ricevere notifiche sullo stato delle piante e per monitorarle anche da remoto, senza doversi preoccupare di lasciarle sole per qualche giorno.

 

I vantaggi del giardino intelligente

Ecco tutti i vantaggi che un giardino intelligente consente di ottenere:

  • velocità maggiore di crescita delle piante, grazie a una nutrizione costante
  • resa ottimale, da 2 a 10 volte maggiore che nella coltivazione tradizionale
  • crescita di prodotti sani e saporiti, grazie alla possibilità di controllare in partenza i suoi valori nutrizionali
  • risparmio idrico consistente, fino all’80%, perché l’acqua in cui sono disciolte le sostanze nutritive viene centellinata e, soprattutto, riutilizzata
  • assenza di parassiti, di malattie e di batteri del suolo, senza l’utilizzo di prodotti chimici
  • assenza di erbacce, che non possono attecchire in un ambiente protetto e idroponico
  • possibilità di produrre vegetali a cicli continui, senza dover sottostare ai ritmi imposti dalla natura
  • impegno minimo, che consente a chiunque di accedere a erbe e ortaggi freschi e salutari

È evidente perciò come questo innovativo sistema di coltivazione possa risolvere la maggior parte dei problemi connessi all’attività agricola tradizionale, dal consumo di suolo al fabbisogno idrico all’utilizzo di pesticidi e prodotti chimici. Ma contemporaneamente uno smart garden agisce anche su altri fronti. Contribuisce, per esempio, a diffondere nelle case di tutti la cultura del mangiare sano e bene, garantendo frutta e verdura ricche di sostanze nutritive tutto l’anno a chilometro zero. Inoltre, migliora la qualità dell’aria e il comfort della casa, rendendo l’ambiente domestico più salubre e più verde.

 

Print Friendly, PDF & Email