Tra i metodi più diffusi, rapidi e sostenibili per riscaldare e rinfrescare casa c’è la climatizzazione ad aria, spesso affidata a un unico impianto che produce a seconda delle necessità aria calda o fredda. Che si scelga una pompa di calore, un termo-camino o una caldaia per produrre l’energia necessaria ad alimentare il sistema, si otterranno vantaggi immediati: un rapido raggiungimento della temperatura desiderata, più spazio in casa, una qualità dell’aria migliore e un potenziale risparmio in bolletta. Ma la climatizzazione ad aria è adatta a tutte le case?

 

Le tipologie di climatizzazione ad aria

Quando si parla di climatizzazione ad aria si fa riferimento a diverse apparecchiature accomunate dal fatto che l’aria rappresenta il medium per modificare la temperatura all’interno di casa. Il sistema più promettente, anche grazie al suo basso impatto ambientale, è la pompa di calore aria-aria, che preleva l’aria calda o fredda dall’esterno per convogliarla in casa tramite split. L’impianto è perciò formato da un’unità interna e da una o più unità interne posizionate strategicamente in giro per la casa. Niente di nuovo: è la tecnologia più diffusa per rinfrescare – con i cosiddetti condizionatori –, ma può essere utilizzata anche in inverno per riscaldare.

Abbinati a una pompa di calore o a una caldaia a gas, si possono utilizzare però anche i ventilconvettori, che captano l’aria fredda o calda dall’ambiente domestico, la riscaldano o raffreddano secondo le esigenze e la reimmettono nelle stanze. Per riscaldare l’aria utilizzano acqua a una temperatura inferiore a quella utilizzata nei termosifoni e perciò consumano meno energia.

Un altro sistema per climatizzare casa con l’aria è tramite canalizzazioni che raggiungono tutti gli ambienti. A generare il calore in questo caso possono essere diverse fonti, compresi i termocamini: focolari a biomassa a camera chiusa in cui il calore prodotto viene convogliato nelle canalizzazioni.

 

I vantaggi

La climatizzazione ad aria non dà soltanto la possibilità di tenere sotto controllo la temperatura delle stanze ma anche la qualità dell’aria in generale. Il suo primo vantaggio è infatti il miglioramento della qualità dell’aria che si respira in casa, grazie alla ventilazione e al filtraggio che le tecnologie promuovono. La ventilazione garantisce un ricambio d’aria costante che scongiura il depositarsi dell’umidità, causa di muffe e macchie antiestetiche. Mentre il sistema di filtraggio trattiene polvere, sporco o altre particelle prima che fluiscano all’interno della casa. Si tratta di un doppio beneficio fondamentale per chi soffre di problemi respiratori o allergie, ma anche per tutti gli altri, che ne guadagneranno in salute.

Un secondo vantaggio connesso all’installazione di un sistema di climatizzazione ad aria è il fatto che nella maggior parte dei casi l’impianto è unico per il riscaldamento e il raffrescamento. Inoltre, al contrario di un radiatore, non occupa la parete a terra, consentendo di recuperare spazio per altri mobili. Non sarà perciò necessario installare più apparecchi: basterà qualche split o bocchetta, a seconda del sistema scelto.

La climatizzazione ad aria, inoltre, riscalda e rinfresca molto rapidamente gli ambienti, permettendo di raggiungere in breve tempo la temperatura desiderata e perciò di non dover accendere con grande anticipo l’impianto per ottenere il massimo comfort ambientale. Se alimentato con energia rinnovabile – come nel caso delle pompe di calore o della corrente da fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico – il sistema permette poi di abbattere i consumi energetici e perciò di evitare emissioni dannose per l’ambiente e il clima e di risparmiare in bolletta.

 

Gli svantaggi

Abbiamo detto che tra i vantaggi offerti dalla climatizzazione ad aria c’è il miglioramento della qualità dell’aria, grazie alla capacità di filtraggio dell’impianto. Questa implicazione è però valida soltanto a fronte di una manutenzione ricorrente e puntuale delle tecnologie e soprattutto a fronte della pulizia o sostituzione periodica dei filtri. In caso contrario la qualità dell’aria ne risentirebbe. Le polveri filtrate vengono infatti trattenute dagli apparecchi e, se non eliminate, creano le condizioni adatte per l’insorgenza di muffe e allergeni che con il sistema in funzione verrebbero diffusi all’interno di casa.

La manutenzione e la pulizia costanti sono però un passaggio indispensabile anche per far sì che l’impianto lavori al massimo delle sue potenzialità. L’accumulo di sporco a livello dei filtri diminuisce infatti anche l’efficienza della tecnologia. Inoltre la continua erogazione di aria in casa tende a seccare l’ambiente, se non si presta la dovuta attenzione.

Un altro svantaggio è la minore efficienza delle pompe di calore per il riscaldamento nel caso di climi rigidi, ma la tecnologia è in continua evoluzione e presto troverà una soluzione anche questo problema. Inoltre, la rapidità di riscaldamento e raffrescamento corrisponde a una altrettanto rapida dispersione del calore o del fresco una volta spento l’impianto.

L’installazione di un impianto di climatizzazione ad aria può infine essere costosa e deve essere seguita da tecnici specializzati. È pur vero che, a fronte di una manutenzione costante, l’impianto può durare molto a lungo, consentendo di ammortizzare l’investimento iniziale, soprattutto a fronte della scelta di una tecnologia smart e di un’alimentazione rinnovabile, che consentono di abbattere i consumi e i costi di utilizzo.

 

Quando è adatta la climatizzazione ad aria?

Come spesso accade, anche nel caso della climatizzazione ad aria non si può parlare di una tecnologia perfetta e ideale per ogni ambiente e necessità. Ci sono contesti in cui split e termoconvettori possono davvero fare la differenza in termini di efficienza, risparmio e comfort e altri in cui potrebbero deludere le aspettative. In generale, la climatizzazione ad aria è particolarmente adatta in due situazioni:

  • edifici molto performanti dal punto di vista energetico, con un involucro edilizio isolato, senza ponti termici, con impianti efficienti e alimentazione con fonti rinnovabili, per evitare di perdere i vantaggi connessi ai bassi consumi
  • seconde case, da riscaldare o rinfrescare velocemente e non utilizzate per lunghi periodi di tempo
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