La piscina è un elemento molto piacevole da aggiungere alla propria abitazione e alla propria quotidianità, ma richiede un investimento consistente, sia per l’acquisto che per la manutenzione. Se si desidera ottenere il massimo comfort e divertimento da essa, infatti, è necessario dedicare attenzioni regolari a tutte le sue componenti. Ecco come manutenere correttamente una piscina da tutti i punti di vista.

 

Pianifica la manutenzione settimanale

Innanzitutto, è importante stilare un piano che includa il lavoro settimanale generale da svolgere mentre la piscina è in uso, tra pulizia, controllo dell’acqua, delle attrezzature e dei macchinari coinvolti nel funzionamento. Una corretta manutenzione settimanale è infatti fondamentale per salvaguardare a lungo la piscina. Inoltre, svolgere i lavoretti regolarmente scongiura l’insorgere di problemi costosi e complessi da risolvere.

Le attività settimanali dovrebbero dunque includere:

  • il controllo del livello dell’acqua, con rabbocco se necessario
  • il controllo del pH
  • la pulizia del filtro
  • la pulizia dei cestelli dello skimmer
  • l’aspirazione del pavimento della piscina
  • lo spazzolamento del muro della piscina
  • la pulizia dell’area intorno alla piscina
  • il controllo delle scorte dei prodotti chimici per la piscina

 

L’assistenza ai macchinari

Le attrezzature e i macchinari utilizzati per far funzionare la piscina avranno una durata molto più lunga se manutenuti e controllati periodicamente, a seconda delle istruzioni del produttore. Ad esempio, le caldaie e le pompe devono di solito essere in genere sottoposte a manutenzione una volta all’anno. Naturalmente è anche necessario intervenire tempestivamente chiamando uno specialista ogni volta che si nota qualcosa di strano, come un rumore insolito nella sala impianti o il fatto che la piscina non raggiunga la temperatura corretta.

 

I trattamenti chimici

I trattamenti chimici sono una parte di vitale importanza della routine di manutenzione della, per garantire che l’acqua rimanga limpida, pulita e sicura per i bagnanti. La tipologia dei trattamenti dipende dall’acqua e dai materiali utilizzati per la costruzione della piscina e dovrà perciò essere indicata dagli installatori.

Tra gli aspetti principali in quest’ottica c’è il mantenimento del giusto pH, da testare una volta alla settimana con kit specifici. Per l’acqua di una piscina dovrebbe sempre stare tra il 7 (pH neutro) e il 7.6, in una scala che va da 0 a 14 dove lo 0 è il polo dell’acidità e il 14 dell’alcalinità. Con un pH troppo basso le finiture metalliche della piscina rischiano di corrodersi, si formano alghe e l’acqua potrebbe irritare occhi e pelle dei bagnanti. Se il pH è troppo alto, il cloro perde il suo potere disinfettante e l’acqua si intorbidisce. È possibile installare sistemi di dosaggio automatici per monitorare i livelli di sostanze chimiche e pH dell’acqua e rilasciare automaticamente quanto serve.

Periodicamente, con una frequenza che aumenta all’aumentare dell’intensità dell’utilizzo della piscina, potrebbe inoltre essere necessario eseguire anche trattamenti d’urto con dosi massicce di cloro.

Avendo a che fare con prodotti chimici, bisogna ovviamente prestare la massima attenzione sia durante le operazioni di manutenzione sia durante la loro conservazione:

  • i prodotti devono essere conservati in un luogo asciutto e fresco e in contenitori separati appositamente progettati per loro
  • prima di utilizzarli bisogna leggere le istruzioni e indossare DPI adeguati
  • le sostanze non vanno mai mescolate prima dell’utilizzo
  • una volta terminate le operazioni, è importante lavarsi le mani accuratamente
  • i contenitori vuoti possono essere lavati con l’acqua della piscina e smaltiti come consigliato sull’etichetta, mai riutilizzati per la conservazione di altre sostanze

 

La pulizia generale

Oltre al bilanciamento dei prodotti chimici, sarà necessario pulire la piscina ogni volta che si notano detriti. Se la piscina è esterna, spesso sono costituiti da materia biologica, tra foglie, terra e insetti. Si inizia eliminando tutto ciò che galleggia sulla superficie, controllando gli skimmer e ripulendo i filtri. Esistono diversi tipi di filtri – a sabbia, a vetro, a farina fossile, a cartuccia – ed è fondamentale capire le differenze per scegliere quelli più efficaci per la propria piscina e per sapere come pulirli.

Si procede poi aspirando il fondo, sul quale si depositano i detriti non eliminati dalla superficie, che rendono poco invitante la piscina e rischiano di creare le condizioni per la proliferazione di alghe e batteri. Quando si pulisce la piscina non bisogna infine dimenticare di controllare le potenziali aree problematiche come gradini, scalette e trampolini.

Naturalmente una piscina, interna e soprattutto esterna, si sporcherà molto meno se dotata di una copertura. Le coperture per piscine svolgono infatti molteplici funzioni, ma sono certamente un vantaggio proprio dal punto di vista della manutenzione.

 

E in inverno?

Le piscine all’aperto non vengono utilizzate durante il periodo invernale ed è quindi necessario dedicare loro del tempo durante i cambi di stagione per prepararne l’apertura e la chiusura. Durante il periodo di inattività è importante non rimuovere tutta l’acqua dalla piscina prima di aver sentito il parere di un professionista, perché svuotarla del tutto potrebbe danneggiarla. Senza dubbio, poi, sarà necessaria una copertura, che la protegga dai detriti e dalla luce solare. Inoltre, l’acqua e i macchinari andranno manutenuti anche se non vengono utilizzati per prevenire la crescita di alghe e batteri e per evitare malfunzionamenti al momento dell’accensione. Se dovesse insorgere qualche problema, infatti, è proprio l’inverno il momento ideale per risolverlo evitando il fermo della piscina durante la bella stagione.